Anticamente il sapone veniva fatto utilizzando proprio questi ultimi: sego e lardo erano gli scarti della lavorazione degli animali da macello e per non sprecare nulla erano essi stessi gli ingredienti base per una sapone rustico e molto lavante.
Oggi, chi si appresta a fare sapone artigianale, può disporre di una grande varietà di oli e grassi, ognuno dei quali conferisce al prodotto finito determinate caratteristiche.
Una distinzione generale può essere fatta tra grassi di base e grassi nutrienti. I primi sono quelli che danno corpo al sapone i secondi, più preziosi, danno un tocco in più e lo impreziosiscono con le loro proprietà.
Cuoricini latte e miele |
Olio di cocco, palma, oliva, sego, strutto, arachidi, mais, riso ecc...sono annoverati tra i grassi di base; olio di mandorle dolci, jojoba, semi di lino, ricino, burri di cacao, karitè ecc..sono invece oli e burri nutrienti.
Ogni olio o grasso conferisce determinate caratteristiche al sapone, come durezza, schiumosità, detergenza, emolienza ecc...
I grassi si distinguono anche tra saturi e insaturi. Questa distinzione è fondamentale in quanto solo bilanciando adeguatamente i primi con i secondi si ottiene un sapone durevole, compatto, che non sbavi, non si squagli e che produca una buona schiuma.
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